Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena d’esser vissuta.
Oggi è il 5 novembre, ancora per 31 minuti.
Non ve ne eravate accorti, vero?
Eppure tutta Italia ha nelle orecchie quel brano… ma in pochi hanno ascoltato le nefandezze del discorso completo firmato Giorgia Meloni.
Forse, e dico forse, stasera rivedere V per Vendetta non è una cattiva idea, perché forse, e dico forse, riprendere coscienza della perversione della supremazia, dell’odio-fobia e della propria codardia non è una via ormai perduta.
Forse, e dico forse, abbiamo ancora qualcosa da trasmetterci, oltre a strette di mani e pacche sulle spalle. Oltre al lavoro per non pensare, per non amare.
Oggi sono polemica. Oggi sono triste.
Oggi è un giorno in cui non ho avuto desiderio di riempire 3 ore libere, solo 3 in un anno, in una vita intera.
Oggi ho perso.
Perché ho permesso alla malinconia di entrare.
Ma io nei buchi neri ci sguazzo: so calarmici con corde dorate, annusarli, indossarli, farci l’amore e, infine, uscirne più viva di prima. Ma ho perso, perché non sono riuscita a salvare chi ne è rimasto intrappolato. Quindi viva, vivissima, ma perdente.
Sarà il post-Lucca, sarà la stanchezza di 5 giorni frenetici, sarà tutta la pioggia che mi sono beccata… sarà anche un progetto rifiutato, nessun colloquio aggiudicato e un asta non astata, i dubbi sul futuro… Ma, soprattutto, sarà per via dei tortelli lucchesi da non condividere più, la mancanza di equilibrio nel momento in cui cerco di scindere ciò che ero in 2 da ciò che sono in 1.
E da ciò che sarò.
Dovrei scrivere un bel post di ringraziamenti, avrei decine di persone da taggare, ma in questo periodo di profonde riflessioni ho vissuto un Comics molto differente dagli scorsi anni e non me lo immaginavo così.
Ho riso, ho riso moltissimo, ho trascorso ottime serate in compagnia, con densità di confidenze che tengo strette strette; ho fatto incetta di complimenti (e ci sono complimenti che valgon molto più di altri); ho capito qualcosa di completamente nuovo.
E ora sono pronta per il resto.
Mi faccio ancora un giretto nel buco e poi torno.
Intanto, un po’ di bellezza…