Ogni volta (passa)

“Pronto, carabinieri?”
“Ancora lei!”
“Eh, ehm, salve, come sta?”
“Si procede. Che le serve stavolta?”
“Niente, chiamavo così, siamo umani, restiamo umani, due chiacchiere…”
“Qui c’è gente che lavora.”
“Guardi che anch’io lavoro!”
“Sì, la maestra, ma per favore signora, signorina…”
“Signorina. Comunque, sarò breve.”
“Mi dica.”
“È passata, sa?“
“Ah! Ma dai! E io che pensavo non finisse più…”
“Sta facendo ironia?”
“Ogni volta che chiamate, ogni volta che vi sento in quello stato, ogni volta che vi incaponite… insomma… ogni volta…“
“Sì, lo so, ogni volta disturbiamo.”
“No! Eh, no signora, signorina! Ogni volta mi fate dispiacere! Ogni volta pare l’ultima, ogni volta un dramma, fiumi di lacrime, ma lei lo sa che questa terra va avanti da 4,59/4,49 miliardi di anni? E che l’uomo esiste da 300.000 anni?”
“Wow… quante ne sa lei…”
“Signora…”
“Signorina.”
“Ina. Senta un po’, le ricordo che sono un pubblico ufficiale.”
“Tecnicamente anche io… ma non intendevo irritarla, mi scusi.”
“La scuso, la scuso. Vi devo sempre scusare a voi: 300.000 di anni e sempre la stessa storia, sempre questo lagnarsi, crucciarsi, affliggersi… e poi passa. Passa sempre. Passano i vecchi e passano pure i nuovi, passano gli addii e i dolori, passano i sensi di colpa, i rumori, i rimorsi e i rancori. Passano che manco ve ne accorgete e invece dovreste fermarlo un istante quell’istante là, sa? Dovreste fargli una foto. Certo, dovreste prima riconoscerlo, in questo non siete mai stati molto bravi… ma, se capita, dovreste osservarlo da vicino, per bene, quel puff, che prima c’era e l’attimo dopo non c’è più. Passa. È già passato. Passa da 300.000 di anni… ma ogni volta non ci credete.”
“Ma lei mi aveva detto che non si risolve mai nulla!”
“E così è, le passo l’Ufficio Pietre Sopra se vuole, ma prima o poi ricomincerà, ricomincia sempre e poi passa, poi torna, poi cambia, risorge e ripassa.”
“Be’, lo spero, la ringrazio per la chiacchierata, buona giornata.”
“Buona giornata, signorina. Non disperi più, per favore…”
“Magari solo un po’, se ricapitasse. Grazie.”
“Signorina? È ancora lì?”
“Sì.”
“È carino?”
“Molto carino.”
“Vada a svegliarlo su. Sarà una lunga buona giornata.”
“Buona giornata.”

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